

La definizione di “pesce azzurro” è generica e non risponde ad una caratterizzazione cromatica delle specie accomunate sotto questo nome. Generalmente si tratta di quei pesci che presentano una colorazione dorsale tra il blu scuro e il verde-blu, mentre il ventre tende ad essere argenteo.
Abbondanti nei nostri mari, sono interessanti dal punto di vista nutrizionale, infatti sono ricchi di grassi insaturi e di omega3, elementi particolarmente consigliabili per controllare la pressione arteriosa e l’attività cardio-vascolare; inoltre contengono una buona quantità di selenio, fosforo e iodio.
Non meno importante è l’aspetto economico: alcune varità hanno un costo decisamente contenuto. Tra i pesci azzurri si annoverano l’aguglia, l’alaccia, l’alice, il lanzardo, il pesce sciabola, la sardina, lo sgombro, lo spratto, il suro, l’alalunga, l’alletterato, il biso, la lampuga, la palamita, il pesce spada e il tonno.
Fase 1. Estraete i visceri dall’apertura longitudinale.
Fase 2. Con il coltello decapitate lo sgombro.
Fase 3. Scoprite gradualmente la lisca centrale.
Fase 1. Afferrate la testa e staccatela con le dita.
Fase 2. Asportate i visceri dal ventre.
Fase 3. Dopo averla aperta a libro, diliscate l’alice.